venerdì, Aprile 26, 2024
Articoli italiani

Videoconferenze con informative

Applicazione di nicchia fino a poco fa, con la pandemia gli strumenti di videoconferenza, in varie declinazioni, hanno avuto una crescita esponenziale. Da sistemi paritetici per le riunioni virtuali a strumenti più orientati alla didattica, con un docente che ha un maggior controllo e visibilità e gli allievi che possono interagire via chat e/o con audio e video ponendo domande e condividendo commenti e osservazioni. Inoltre molto spesso si può registrare l’evento, così da rivedere un passaggio non chiaro, sistemare un appunto non ben riuscito o far risentire un passaggio a chi nega di aver detto qualcosa o asserisce di avere detto qualcosa di diverso. Già, ma il trattamento dei dati? Uno strumento di questo tipo, soprattutto se registrato (e, comunque, non si può sapere se qualcuno ha piazzato un cellulare davanti allo schermo ed ha registrato anche senza permesso) implica un trattamento di dati personali, per cui occorre predisporre un’informativa adeguata e sviluppare un sistema che garantisca la sicurezza della gestione. Questa la conclusione del Garante a fronte di un caso specifico, ma le cui conclusioni hanno ovviamente valenza molto più generale.

Per le riunioni virtuali occorre un’informativa

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