Trasparenza? Anche per messaggi informali

Molto interessante la sentenza del 14 maggio 2025 nella Causa T-36/23, che in pratica estende il diritto d’accesso anche a messaggi informali, che riguardino naturalmente un iter pubblico. Se, ad esempio, a latere di una gara d’appalto vengono forniti chiarimenti, fissati appuntamenti, inviati moduli e così via, questi documenti hanno natura di atto pubblico e rientrano quindi nel FOIA e nel relativo diritto di accesso. Anche se non protocollati e comunque di natura informale, purché pertinenti. Naturalmente questo implica che le PA dovranno adeguare le loro politiche di conservazione documentale, che oggi probabilmente non includono testi di questa natura, e policy di comunicazione e accesso. Insomma, forse un po’ di attenzione ai formalismi sarebbe opportuna; anche perché, in questi casi, non c’è privacy che tenga.