Sequestro del telefonino? Con cautela
La Corte di Cassazione si è pronunciata sul sequestro del telefonino e la successiva analisi dei dati in esso contenuti, stabilendo che il sequestro di un dispositivo informatico e l’indiscriminata acquisizione del contenuto è illegittima. Con questo non si vuole affermare né che un sequestro è illegittimo in ogni caso, né che un’analisi completa del contenuto sia illegittima in ogni caso, ma occorre valutare i principi di adeguatezza e proporzionalità, in funzione del tipo di reato e del ruolo che si pena possa avere avuto l’interessato, oltre a stabilire a priori i criteri per l’acquisizione dei dati. Inoltre il sequestro non può prolungarsi sine die, ma deve concludersi non appena acquisite le prove necessarie. D’altra parte nel mondo reale se il mio vicino di casa viene accoltellato e un testimone dichiara di avermi visto entrare con un coltello, il giudice potrà ordinare una perquisizione ed il sequestro di tutti i coltelli, ma non sequestra le foto del battesimo o il filmino del matrimonio. Con un cellulare, se non si stabiliscono dei criteri, si posso acquisire dalle foto private ai dati bancari, passando per le app preferite ed i contatti più frequenti.
2024-06-15-Cass.-n.-17312_2024