Accesso abusivo? Sì al licenziamento
Avevamo ricordato in diverse occasioni che l’art. 615ter del codice penale è sempre stato inteso applicabile non solo all’hacker che viola un sistema, ma anche a chi è legittimato ad accedere, ma lo fa per finalità diverse da quelle che il Titolare aveva definito. Tuttavia, per quanto ci risulta, è la prima volta che la Corte di Cassazione conferma il licenziamento per un dipendente che abbia operato in modo illegittimo su un data base, nello specifico dell’INPS. C’è da dire che il comportamento non è stato occasionale, ma reiterato; però è anche interessante osservare come la Corte sia entrata nel merito dei controlli difensivi del datore di lavoro, che, nel caso di specie, è responsabile della tutela dei dati che maneggia e, di conseguenza, della privacy dei suoi assistiti.
Legittimo il licenziamento per accesso abusivo
2024-04-08-Cassazione-Civile-Sez.-Lav.-19-marzo-2024-n.-7272-Accessi-non-autorizzatii