giovedì, Settembre 19, 2024
Articoli stranieri

L’EDPB sulle raccolte statistiche

Le raccolte statistiche sono alla base di ogni scelta politica: impossibile stanziare fondi, pianificare infrastrutture, preparare il Paese alle sfide che verranno senza raccogliere ed elaborare dati di ogni tipo. Tuttavia occorre comprendere come raccogliere i dati: censimenti, indagini ad hoc, rilevamento tramite sensori, come accade con il traffico… Ma fino a che punto è lecito utilizzare ogni dato disponibile? Certo, non solo le raccolte dirette sono complesse e costose, ma spesso possono anche non essere completamente veritiere. Chiedere quale mezzo viene utilizzato per andare al lavoro o qual è la rivista preferita potrebbe indurre la gente a rispondere “bici” e “Scienza oggi” per apparire ecologici e impegnati, mentre in realtà si gira col SUV e si legge la pagina dello sport, mentre l’osservazione del traffico e delle edicole può dare risultati più realistici. Tuttavia la proposta di nuovo Regolamento UE per la raccolta e la gestione dei dati statistici della popolazione e delle abitazioni è stato giudicato un po’ troppo spregiudicato dal Collegio dei Garanti, per cui è stato rimandato al Legislatore per una revisione, soprattutto nelle parti che consentivano una raccolta un po’ troppo libera da dispositivi IoT e altre tracce digitali. Insomma, la raccolta non può avvenire da “qualsiasi fonte”, ma deve essere un po’ più controllata, affinché la legittima necessità di raccolta dati non diventi un sistema di controllo massivo della popolazione.

Il parere EDPB per il Regolamento di acquisizione e elaborazione dati statistici

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