Siti per adulti e tutela dei minori

Tante volte abbiamo ricordato come la privacy sia un gioco di equilibrio tra esigenze e diritti diversi, spesso ugualmente meritevoli di tutela. Uno dei problemi del WEB è che molto materiale per adulti è liberamente accessibili a tutti, indipendentemente dall’età. Il classico bottone “dichiaro di essere maggiorenne” può essere premuto da chiunque, anche da chi non ha capacità giuridica e probabilmente molti bambini imparano a usarlo prima di imparare a leggere. Però una verifica dell’età attraverso metodi sicuri, come la CIE, lo SPID o altro mezzo di identificazione digitale, consente un controllo invasivo dell’attività online degli adulti, il che non è sempre accettabile. Anche in termini di orientamento sessuale. L’AGID ha ora trovato una soluzione di compromesso, anche se non ancora pienamente operativa e definita: in pratica si separeranno la certificazione dell’età attraverso mezzi sicuri dal codice di accesso ai siti, che sarà a quel punto anonimo. O piuttosto pseudonimizzato; inoltre se uno chiede dieci volte al giorno un modo di accedere a siti per adulti la cosa può essere notata. Insomma giusto notare il problema, giusto cercare una soluzione, ma questa sembra lasciare qualche dubbio