domenica, Febbraio 16, 2025
Sentenze italiane

Il controllo della mail non può essere retroattivo

Una sentenza interessante che riguarda il compromesso nella tutela di diversi diritti. Da un lato il lavoratore ha diritto di vedere tutelata la propria privacy, per cui non è corretto che il datore di lavoro vada a monitorare le mail del dipendente: anche se si tratta di un account lavorativo, non si può escludere che con determinate persone, oltre ai normali rapporti professionali, ci si scambi qualche battuta o confidenza. Per contro, diritto del datore di lavoro tutelare i beni aziendali e verificare la fedeltà del dipendente, che non può quindi dedicarsi ad un’attività lavorativa parallela, non può condividere know how aziendale, non può insultare azienda e superiori. Se dunque il datore di lavoro ha un fondato sospetto che la mail aziendale venga usata impropriamente, diventa lecito effettuare delle verifiche, ma queste, secondo la Corte, non possono essere retroattive; si può quindi controllare la posta esclusivamente a partire dal momento in cui è nato il dubbio, non è consentito andare a frugare nello storico.

2025-02-03-Cassazione-Sentenza-807-2025
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