lunedì, Aprile 29, 2024
Articoli italiani

Privacy allo scrutinio scolastico

Arriva il momento tanto temuto dagli studenti: lo scrutinio ed i relativi tabelloni con i voti, i promossi, i bocciati… Ma il GDPR può insinuarsi in questo processo? Se il primo della classe di solito non ha problemi a mostrare la sua altissima media, chi è più in difficoltà può rifiutarsi di mettersi alla gogna? Più o meno. Certo, il GDPR c’entra anche in queste questioni; il registro di classe e il verbale di scrutinio sono atti amministrativi, come tali devono rispettare i requisiti di legge, ma anche essere coerenti con i principi di necessità e minimizzazione previsti dal Regolamento. Devono prevedere la possibilità di accesso da parte degli interessati ed eventualmente separare il nucleo principale da eventuali allegati, la cui accessibilità può essere più delicata. Insomma, anche in questo campo molta attenzione e soprattutto molta consapevolezza.

Lo scrutinio scolastico e il GDPR

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