martedì, Luglio 16, 2024
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Euro digitale: attenzione alla privacy

Con l’introduzione dei bitcoin ed il successo che hanno avuto queste ed altre criptovalute il mondo si è reso conto il denaro può essere dematerializzato in modo diverso rispetto al semplice conto elettronico. Molti Paesi hanno realizzato o stanno realizzando valute digitali, con l’obiettivo di avere una moneta digitale garantita come il contante, ma interamente digitale, così da affiancare o sostituire il denaro classico, senza incorrere nelle problematiche di volatilità del valore o della scarsa tracciabilità delle valute criptate di oggi. Tuttavia occorre anche considerare che il contante è un baluardo di libertà, oltre che uno strumento per operazioni illegali: dal ragazzino che compra la rivista osé (vabbé, oggi c’è Internet…) alla signora che si compra un golfino più caro di quello che dichiara al marito, il quale a sua volta ha speso per l’auto o la bici il doppio di quello che ha dichiarato alla moglie… Al di là di questi peccati veniali, ci possono essere situazioni dove l’uso del contante consente una visita medica riservata, un parere legale, una qualunque attività che non si vuole divulgare neppure in famiglia. Ecco allora che una valuta elettronica, per poter un giorno sostituire quella cartacea, deve conciliare un legittimo controllo per evitare attività illecite con la libertà di poter spendere anonimamente cifre ragionevoli, senza che nessuno, dallo Stato ai familiari, possano esercitare un controllo. In questo senso il parere congiunto di EDPB ed EDPS, che hanno sollevato una serie di obiezioni sulla prima bozza di progetto di questa nuova moneta digitale, che dovrebbe vedere la luce nel 2028.

Comunicato stampa

Parere scaricabile

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