martedì, Luglio 16, 2024
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I rischi dei big data verso l’identità

Non è un argomento nuovo, ma è un argomento che evolve, soprattutto se si unisce la quantità con la qualità dell’elaborazione resa possibile dalle AI. L’identità personale e le sue sfaccettature, raccolte in immensi data-base, consentono di arrivare a conoscerci a volte meglio di noi stessi. Ma cos’è esattamente l’identità? Ancora prima di Internet risponde la corte di Cassazione, con la sentenza n. 3769 del 1985: l’identità «rappresenta una formula sintetica per contraddistinguere il soggetto da un punto di vista globale nella molteplicità delle sue specifiche caratteristiche e manifestazioni (morali, sociali, politiche, intellettuali, professionali, ecc.), cioè per esprimere la concreta ed effettiva personalità individuale del soggetto quale si è venuta solidificando od appariva destinata, in base a circostanze univoche, a solidificarsi nella vita di relazione». L’era digitale ce la potrà togliere, o, soprattutto, condizionare?

Identità personale, big data e profilazione

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