Era su Internet…
Chi ricorda ancora i voluminosi elenchi del telefono,uno per la Città, uno per la Provincia, le Pagine Gialle, che tutti tenevano diligentemente accanto al telefono? Da un bel po’ sono praticamente scomparsi (anche se continuiamo a trovarne il costo in bolletta…), anche perché non è più obbligatorio essere iscritti se c’è una linea telefonica e la maggior parte dei privati preferisce non farsi trovare, visto che anche troppi call center hanno il nostro numero, mentre non poche ditte preferiscono un modulo di contatto online. Che qualcuno abbia avuto l’idea di realizzare un nuovo elenco, stavolta elettronico, può essere ragionevole. Tuttavia il fatto di averlo realizzato attraverso un’esplorazione della Rete, andando a scovare numeri di telefono che non erano stati inseriti nell’elenco ufficiale, sembra violare il principio di finalità, come stabilito dal Garante, a seguito di diverse proteste. Molto spesso tanti rispondono alle contestazioni di violazioni al diritto d’autore o altre violazioni d’uso di contenuti “ma era in Internet”. Non tutto ciò che è sul WEB può essere usato liberamente: occorre sempre rispettare i termini d’uso della licenza (ad esempio questi pezzi di Privacy italiana sono rilasciati con licenza CC attribution, noncommercial, share alike, ovvero possono essere usati liberamente, ma non per scopi commerciali, con obbligo di citazione ed obbligo di condividere il materiale allo stesso modo, quindi non è lecito imporre restrizioni aggiuntive) e, quando si parla di dati personali, anche avere in mente il principio di finalità, ovvero la ragione per cui certi dati sono stati pubblicati. Se, ad esempio, pubblico un CV, lo faccio per poter essere contattato da qualche datore di lavoro interessato al mio profilo, non per essere bombardato da proposte di cambio gestore elettrico o offerte di pentole e materassi.
