martedì, Luglio 16, 2024
Articoli stranieri

Niente concerto per l’avvocato avversario

Nel mese di dicembre il Madison Square Garden è particolarmente denso di attività in occasione delle festività natalizie: concerti, spettacoli e attività varie. Ma un gruppo di persone, grazie al riconoscimento facciale è stato bloccato ed allontanato. Motivo? Per un qualche contenzioso legale l’organizzazione ha ritenuto che i legali di controparte potessero carpire qualche informazione che avrebbe potuto danneggiare il Madison nel corso della causa. Inoltre non solo sono stati bloccati gli avvocati direttamente impegnati sul caso, ma tutti i membri dello studio legale. Al di là del caso specifico e dell’opportunità logica di impedire di assistere ad uno spettacolo, punto sul quale possono esserci argomenti sia a favore che contro, il problema è l’utilizzo di una tecnologia invasiva qual è il riconoscimento facciale per selezionare chi può entrare in un evento pubblico. Pensiamo a cosa potrebbe implicare la diffusione di un simile approccio: hai criticato un’Azienda o un suo prodotto? Non puoi più entrare in un suo negozio. Ti sei lamentato dei ritardi nella consegna della corrispondenza? Non puoi più entrare in un ufficio postale. Hai fatto presente che i treni sono sempre in ritardo? Non puoi più accedere alle stazioni. Quanti vorrebbero vivere in un mondo del genere? Forse il GDPR è apprezzabile nel tutelare da questi eccessi? E, soprattutto, pensiamo davvero di poter considerare il riconoscimento di adeguatezza per un Paese nel quale queste pratiche sono considerate lecite?

Concerto negato per gli avvocati di controparte

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