Il Data Act
Tra le innovazioni più interessanti del GDPR c’è il concetto di portabilità dei dati, che non solo rappresenta un’opportunità commerciale, ma costituisce una rivoluzione concettuale: i dati non sono di chi li raccoglie, che quindi ha diritto di tenerseli, ma di chi li genera, che quindi ha diritto di gestirli e spostarli come meglio crede. Un po’ come avvenuto con il numero di telefono, che non è più peculiarità del gestore ma, una volta assegnato, resta di proprietà del cliente e può essere quindi spostato da una Telco all’altra. Tuttavia si tratta, al momento, più di una dichiarazione d’intenti che di un’applicazione pratica; nasce quindi il data act, finalizzato ad una migliore gestione complessiva dei dati, con finalità scientifiche ed economiche, ed in particolare a dare attuazione a questo principio di portabilità dei dati.