La pseudonimizzazione non è facile
Se vado a fare un prelievo di sangue per esami clinici la ricetta del medico passa dall’accettazione, poi dall’infermiera che prepara le fiale, poi da chi esegue il prelievo, quindi da x addetti del laboratorio per i vari esami ed infine viene stampato e imbustato (l’idea di inviarlo via mail è ancora poco praticata). E’ proprio necessario che tutti leggano nome e cognome? Magari sì, per evitare errori, ma magari è invece possibile attribuire un codice anonimo all’inizio del processo e collegare i risultati alla mia persona alla fine. E’ questa, sostanzialmente, l’idea della pseudonimizzazione, ma la sua applicazione pratica nei vari processi è meno banale di quanto sembri.