martedì, Luglio 16, 2024
Articoli italiani

Diritto di conoscenza, ma non illimitato

L’attenzione degli esperti di privacy in questi giorni è stata attirata da una sentenza della Corte UE, che ha riconosciuto nell’art. 15 non solo un generico diritto a sapere con quali tipologie di organizzazioni sono stati condivisi i nostri dati, ma di entrare nel dettaglio nominativo. Segnaliamo qui un post su LinkedIn che analizza bene la questione, nonché un post dell’avv. Scorza, che spiega comunque come detto diritto di accesso non sia illimitato, ma, come sempre, vada contemperato ad altri diritti. In particolare ci ricorda che ” la Corte di Giustizia ha tenuto a sottolineare che il diritto alla protezione dei dati personali non è una prerogativa assoluta, ma va considerato alla luce della sua funzione sociale e bilanciato con altri diritti. Il diritto di accesso può essere, così, limitato all’informazione sulle categorie di destinatari qualora sia impossibile comunicare l’identità dei destinatari concreti – specialmente ove questi ultimi non siano ancora noti –. Inoltre, il titolare del trattamento può rifiutare di soddisfare la richiesta dell’interessato se questa risulta manifestamente infondata o eccessiva.”

Un’analisi su Linkedin

Il post del componente del garante Guido Scorza

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