martedì, Luglio 16, 2024
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Quanto è importante il contante

Non è compito nostro commentare la guerra, né da un punto di vista della cronaca né della geopolitica, tuttavia gli avvenimenti di questi giorni non possono essere ignorati dal punto di vista della privacy. Basti pensare ai vari attacchi di Anonymous, che avrebbero violato diversi siti, rendendo pubblici elenchi di militari russi, vivi o defunti. Anche se in queste situazioni è difficile distinguere tra realtà e disinformazione, resta il fatto che nessuna banca dati è completamente sicura. Ma oggi vogliamo prendere lo spunto da queste triste vicende per una considerazione sul contante, partendo da un post su LinkedIn del dott. Pomante. La lotta all’evasione fiscale e ai traffici illeciti può certo passare dalla piena digitalizzazione dei mezzi di pagamento, ma è davvero efficace, e soprattutto può essere considerata equa? Entro una certa misura, il contante è uno strumento di libertà, prima ancora che di pagamento. Dall’adolescente che acquista il giornaletto proibito (beh, forse una volta, ora ci sono i filmati su cellulare) o che fa il regalo alla fidanzatina all’adulto che vuole togliersi uno sfizio senza doverne parlare con il coniuge ci possono essere mille ragioni per voler sostenere una spesa senza annunciarlo al mondo. Inoltre le (poche) esperienze di abolizione completa del contante si sono dimostrate un fallimento anche sociale, mettendo in crisi le classi più disagiate. Infine un controllo totale da parte dello Stato dei mezzi di pagamento (per tacere del controllo da parte di Stati esteri) espone sia ad un controllo di merito sulle spese, sia alla possibilità di contrastare il dissenso con la sospensione telematica delle fonti di sostentamento.

Il ricatto dei pagamenti elettronici

L’esperienza indiana di abolizione del contante

Ho qualcosa da nascondere

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