Quando un dato diventa “personale”?
Che la gestione dei dati personali in rete sia importante è un dato acquisito. A almeno dovrebbe esserlo. Che non tutti lo sappiano o se ne curino è altra questione. Tuttavia non sempre è facile definire il confine fra un dato più o meno anonimo ed un dato “personale”, anche in considerazione del fatto che alcuni dati vengono forniti dall’utente o in automatico navigando sul WEB, senza che vi sia un’effettiva associazione tra il dato (ad esempio i dati statistici sul sistema operativo o la risulzione dello schermo) e l’utente, o senza che un dato minimo, ad esempio il nome utente, possa permettere profilazioni o altri utlizzi estesi. In questo articolo si tratta appunto dell’argomento, attraverso l’analisi di due sentenze che Privacy Italiana riporta integralmente.
2017-02-25 Sentenza Corte Cassazione 20615