Doping e privacy

Non è ancora una sentenza, quindi vedremo quali saranno le reali conclusioni della Corte, ma sono interessanti le considerazioni espresse dall’Avvocato generale riguardo la divulgazione delle analisi sul doping. Da un lato vi è la necessità di svolgere un’azione dissuasiva nei confronti di atleti potenzialmente tentati, per cui pubblicare alcuni dati corrisponde a un interesse pubblico. D’altro canto occorre anche salvaguardare la privacy degli atleti coinvolti. Si distingue quindi fra professionisti, maggiormente esposti all’interesse pubblico, per i quali la tutela è quindi attenuata, da dilettanti, i cui dati dovrebbero quindi essere maggiormente tutelati. Inoltre un conto è divulgare la sospensione o l’esclusione per doping, altro è entrare nel dettaglio della sostanza usata, che potrebbe implicare la conoscenza di uno stato di salute, presente o futuro.
