lunedì, Gennaio 20, 2025
Sentenze europee

Identità di genere e biglietti del treno

D’accordo, il principio di minimizzazione è importante e troppo spesso vediamo un approccio piuttosto approssimativo alla valutazione di quali dati sono realmente necessari. Molto spesso i siti di e-commerce sono generici e chiedono il nostro indirizzo fisico anche se stiamo acquistando un e-book scaricabile online, oppure vengono richiesti dati aggiuntivi non necessari per la finalità che si vuole raggiungere. In quest’otticaha senso la sentenza C-394/23, che ha ritenuto inutile, per l’acquisto di un biglietto del treno, dover specificare il proprio genere. Certo, se si trattasse della prenotazione di un vagone letto riservato alle donne, come a volte si trovano in giro per il mondo, il discorso cambierebbe, ma per spostarmi da A a B la Società di trasporti non ha necessità di sapere se sono un uomo o una donna. Però stiamo anche estremizzando l’approccio e raramente dagli estremismi nasce qualcosa di buono.

La sentenza

Un commento

L’opinion dell’Avvocato Generale

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