Il Garante e ChatGPT: la storia continua
Ne parlano tutti, non possiamo sottrarci: il Garante ha multato ChatGPT di 15 milioni di euro. In effetti di violazioni ne sono state riscontrate diverse, a cominciare da un’ingenuità che non ci si aspetta da una Compagnia in grado di assumere i migliori legali sulla piazza: applicando il principio espresso dal GDPR, hanno notificato un data breach alla sola Autorità irlandese. Peccato che, all’epoca, non si fossero ancora stabiliti in Irlanda, per cui la scelta è risultata del tutto arbitraria, mentre avrebbero dovuto notificare ad ogni singola Autorità dei Paesi coinvolti. Ma non è l’unica violazione, quindi lasciamo la parola direttamente al Garante, nella persona di Guido Scorza, che in articoli e interviste ha spiegato meglio tutti gli aspetti. Non possiamo poi trascurare il commento del Prof. Ziccardi, sempre sul pezzo. Infine abbiamo provato a sentire anche l’altra campana, ovvero ChatGPT, alla quale abbiamo chiesto come vede la lotta con il Garante. Il risultato è nell’immagine sopra riportata. Interessante osservare la presenza della lente, dato che evidentemente dal punto di vista dell’AI il Garante è stato un po’ pignolo, nonché la presenza intorno di gente spaventata, come se da questo contrasto i più in pericolo fossero i cittadini.
Il Garante spiega i problemi riscontrati (e sanzionati) in ChatGPT