L’accesso alla mail dei dipendenti
Come sempre, si tratta di compromessi. Da un lato l’accesso alle mail dei dipendenti da parte del datore di lavoro è una violazione della sfera privata perché, anche senza arrivare agli eccessi di chi passa le giornate a scambiare mail di natura privata, tra cliente e fornitore, tra colleghi, tra omologhi di altre ditte con le quali si è chiamati a collaborare possono nascere rapporti personali, che portano a condividere fatti e opinioni che si terrebbero riservati sapendo che altri possono leggere. Per contro, sia per esercitare un’adeguata sorveglianza a protezione degli interessi aziendali, sia per supplire in caso di assenze, può essere necessario accedere ai contenuti. Qui qualche regola da seguire, ma già un indirizzo generico come “commerciale@ditta…” al posto di “mario.rossi@ditta…” implica una maggiore consapevolezza da parte di mittenti e destinatari che l’indirizzo non è personale.