sabato, Dicembre 14, 2024
Sentenze italiane

WhatsApp tutelata dalla Costituzione

Vogliamo sperare che in realtà ci sia chi ci prova, magari solo per perdere tempo nell’ambito di una precisa strategia processuale. Perché appare abbastanza evidente che la nostra Costituzione garantisce la riservatezza della corrispondenza in ogni sua forma. Anche se nel 1948 non c’erano né la TV né tanto meno Internet ed i servizi di messaggistica, i Padri costituenti hanno formulato l’art. 15 guardando l’ontano ed avendo in mente non solo la busta con il foglio di carta: “La libertà e la segretezza della corrispondenza e di ogni altra forma di comunicazione sono inviolabili. La loro limitazione può avvenire soltanto per atto motivato dell’autorità giudiziaria con le garanzie stabilite dalla legge.” Ovvia quindi la conclusione della Corte di Cassazione, che con la sentenza n. 25549/2024 ha stabilito il principio secondo cui, in tema di mezzi di prova, i messaggi WhatsApp e gli SMS conservati nella memoria di un telefono cellulare conservano la natura di “corrispondenza” anche dopo la ricezione da parte del destinatario.

2024-08-21-Cassazione-Sentenza-25549-2024
Print
Share

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *