L’addestramento delle AI
Un’intelligenza artificiale può funzionare solo se ha ricevuto un adeguato addestramento e funzionerà tanto meglio quanto più completo e accurato sarà questo processo. La AI, soprattutto quelle generaliste, attingono abbondantemente dal WEB per ricavare materiale di apprendimento, spesso in modo disinvolto, ovvero senza badare troppo al copyright ed alle finalità per le quali determinato materiale è stato postato. Il che peraltro non è un approccio nuovo o originale: chiunque abbia scritto un libro o un articolo lo ha fatto basandosi su cos’ha studiato, ha trovato in giro, ha letto o sentito in qualunque forma. Il problema, dal nostro punto di vista, è la magnitudo, ovvero il fatto che un essere umano può comprare o consultare un numero limitato di volumi e di articoli, può memorizzare un quantitativo minimo di concetti e informazioni, mentre una AI può accedere costantemente a praticamente tutto lo scibile. Ecco allora che le conclusioni dell’Avvocato generale portano ad una limitazione del trattamento, posto che non tutto ciò che viene caricato nei Social dev’essere inteso come liberamente fruibile per qualunque uso; vedremo se la Corte seguirà questa impostazione.