Se la polizia europea sbaglia lo Stato è corresponsabile
L’Europol nasce per rafforzare la cooperazione tra stati nel contrasto ai comportamenti criminali. Però tutti possono sbagliare e nessuno è al di sopra della legge, quindi in caso di errori che comportino un danno si ha diritto al risarcimento. Ma chi lo paga? L’Europol, lo Stato che ha dato origine all’indagine, lo Stato dove è avvenuto il problema? Secondo la Corte UE, si tratta di una responsabilità solidale dell’Europol e dello Stato dove è stato prodotto il danno. La Corte Ue ritiene infatti che il trattamento illecito di dati – nel caso specifico la divulgazione a persone non autorizzate di dati relativi a conversazioni intime con un’altra persona, rese accessibili alla stampa – abbia violato il diritto al rispetto della vita privata e familiare e alla riservatezza delle comunicazioni, oltre al danno all’onore e alla reputazione. La Corte ha quindi riconosciuto la sussistenza dei danni morali e disposto il relativo risarcimento, anche se più simbolico che effettivo, dato che sono stati liquidati 2mila euro, a fronte di una richiesta di 100mila.