I giornalisti devono prestare attenzione
Questa volta si tratta di un testamento, ma il discorso è più ampio: occorre fare attenzione che le notizie – anche sotto forma di immagini di accompagnamento – siano funzionali alla notizia. In questo caso specifico una testata giornalistica aveva pubblicato la notizia degli (immancabili) strascichi legali da parte degli eredi all’apertura del testamento di una persona famosa. Fin qui, a parte il fatto che il GDPR non si occupa di defunti, l’interesse pubblico ed il diritto di cronaca possono effettivamente essere riconosciuti. Però la testata ha anche pubblicato uno stralcio del testamento, includendo i dati personali di un operatore sanitario, chiamato ad assumere il ruolo di testimone. Questi ha chiesto di essere cancellato, ed al rifiuto della testata ha presentato il caso al Garante, che ha sanzionato il giornale. Non si vede infatti quale interesse pubblico possa rivestire una persona casualmente presente all’evento, che si è prestata a collaborare per senso civico, per la quale il diritto alla privacy prevale sul diritto di cronaca. Il punto comunque, è più ampio: prima di pubblicare una notizia occorre bilanciare i dati presenti con i diritti di tutti quanti chiamati in causa, anche se riportati casualmente su un’immagine o un filmato a corredo.
Il Garante sanziona la pubblicazione di dati personali irrilevanti