Quando si scivola sui rifiuti
Già sono rare le organizzazioni perfettamente in regola con il GDPR, ma anche se fosse tutto in regola con i registri, gli incarichi, la sicurezza e così via, a volte capita di dimenticarsi il fine vita dei dati e dei documenti. Abbiamo già menzionato il ritrovamento di dati lasciati in memoria di dispositivi dismessi, come telefoni, fotocopiatrici, videocamere… A queste perdite digitali si aggiungono a volte perdite fisiche, come ad esempio notato dall’Avv. Calorio: armadi aperti e accessibili a tutti posizionati in corridoi di tribunali e ospedali, mucchi di carte anche delicate gettati senza alcuna precauzione o utilizzati come pesi per posizionare un cartello stradale. Insomma, quando si parla di periodo di conservazione non si deve pensare solamente al tempo in cui trattiamo e archiviamo materialmente i dati, ma a come cancellarli, digitalmente e fisicamente, così da evitare di cadere in un data breach, anche grossolano, proprio nella parte finale del trattamento.