lunedì, Aprile 29, 2024
Articoli italiani

Green Pass e Garante

Senza entrare nel merito politico e sociale della questione, da un punto di vista sia della privacy che del diritto costituzionale il Green Pass non presenta alcun problema, purché correttamente gestito e normato. Chi dice che il Garante lo ha bocciato come incostituzionale o non ha capito nulla, oppure è in malafede. La nostra Costituzione, all’art. 16, prevede che la libertà di movimento possa essere limitata da ragion di sanità e sicurezza. Il Garante, che peraltro deve valutare le situazioni alla luce delle norme sulla privacy e non scavalcare la Corte Costituzionale, ha solamente ricordato – anche richiamando autorità pubbliche ed iniziative private – che perché il Green Pass sia accettabile occorre una legge nazionale. Piuttosto alcuni hanno osservato che il certificato attuale non rispecchi il principio di necessità, includendo ad esempio il tipo di vaccino, il numero di dosi ed altri dati apparentemente inutili. In realtà il Garante ha fatto sapere che detti dati possono essere inutili in Italia, ma, essendo uno standard europeo, si è tenuta in conto la possibilità che uno Stato possa non accettare un vaccino o introdurre limitazioni a seconda del numero di dosi, per cui a livello globale si è ritenuto che quello presente fosse il set minimo di dati necessario.

Il Green Pass nei luoghi di lavoro

Le regole per le imprese

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