Il GDPR fatica a tutelarci dalle analisi biometriche
Ne abbiamo parlato tante volte, ma dovremo ritornarci ancora, perché le analisi biometriche sono e saranno sempre più un problema, verso il quale il GDPR a volte non è completamente all’altezza, anche considerazione della rapida evoluzione tecnologica in questo campo. La foto, in sé, non è un parametro biometrico, tuttavia è un vettore che consente di eseguire analisi più approfondite. La biometria, tuttavia, non si limita al riconoscimento facciale, ma si estende anche ad altri parametri, come il genoma, molto più delicato ed impattante. Se dunque la legislazione fatica a regolare lo sviluppo della tecnica, la stessa tecnologia può essere applicata per tutelarci attraverso sistemi di cifratura, applicabili anche al DNA. Un po’ specialistico, ma interessante l’articolo sulla protezione del nostro DNA.
Il riconoscimento facciale e la tutela della privacy