Il Garante disapprova “padre e madre” sulla CDI
Fino a 14 anni un minore non può viaggiare da solo, per cui è cosa utile riportare i nomi dei genitori sulla carta d’identità, in modo che l’espatrio, nei Paesi che la accettano, non richieda procedure complesse. Se la maggior parte dei genitori sono costituiti da una madre ed un padre, ci sono però coppie omosessuali, per le quali diviene difficile stabilire chi sia la madre o il padre, e si è passati alla più neutra dicitura “genitore 1 e genitore 2”. Ora il Ministro vorrebbe reintrodurre la dicitura originale, ma sembra che il Garante non sia del tutto d’accordo. Senza entrare nel merito di una questione complessa, che tocca sensibilità individuali e collettive, esaminando la questione esclusivamente da un punto di vista del trattamento dei dati, ha sicuramente ragione il Garante, dato che scrivere “madre” ad un uomo o “padre” ad una donna va contro il principio di esattezza. Per contro bisogna anche considerare che le coppie omosessuali con prole sono casi sporadici, mentre le coppie etero con prole sono milioni.