Pseudononimizzazione: una delle novità del GDPR
Dati in chiaro o totalmente anonimi? A volte è necessaria una via di mezzo. Tra dire che in una zona ci sono 300 bambini in età scolare ed elencare nominativi ed indirizzi ci può essere una soluzione intermedia: pubblicare elenchi senza nomi ed altri dati che permettano un’individuazione più o meno diretta, ma conservare la possibilità di risalire al singolo nominativo grazie ad un elenco separato.
E’ la cosiddetta pseudononimizzazione, ovvero il trattamento dei dati personali in modo tale che i dati personali non possano più essere attribuiti a un interessato specifico senza l’utilizzo di informazioni aggiuntive, a condizione che tali informazioni aggiuntive siano conservate separatamente e soggette a misure tecniche e organizzative intese a garantire che tali dati personali non siano attribuiti a una persona fisica identificata o identificabile (art. 4.5).
Occorre tuttavia fare molta attenzione: un’esperienza di dati sanitari preudononimizzati, in USA, ha consentito di risalire all’80% dei soggetti in modo nominativo.