venerdì, Aprile 19, 2024
Articoli italiani

Tutela dei dati anche impegno collettivo

Non avevamo parlato del disastro dell’ASL1 dell’Abruzzo, che ha visto pubblicare sul WEB parecchi GB di dati, anche molto delicati, come i test per l’AIDS, dopo essersi rifiutata di pagare il riscatto. Privacy Italiana preferisce concentrarsi sulle norme e sui comportamenti virtuosi, più che dare la caccia alle sanzioni e agli errori, a meno che da questi non ci sia davvero qualcosa da imparare. Il caso è però grave e per il Garante è stata un’occasione per ricordare che la diffusione del dato non è solo colpa dell’hacker e responsabilità del Titolare, ma è anche un dovere individuale di mantenere la riservatezza: se quei dati pubblicati non venissero scaricati o visualizzati, se l’effetto dell’hackeraggio restasse nullo cesserebbe l’interesse. Il fatto che un dato venga pubblicato in chiaro non autorizza a leggerlo e scaricarlo; soprattutto non autorizza a ri-diffonderlo successivamente, né a scopo di lucro, né per mero divertimento.

Il Garante ricorda che scaricare dati postati illegalmente può costituire reato

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