martedì, Luglio 16, 2024
Articoli stranieri

Quando la sicurezza diventa invadente

Purtroppo c’è sempre chi non ha il senso della misura, per cui – se non si impostassero dei filtri – sui social si troverebbe di tutto, dalla pornografia allo sfruttamento di minori, dalle droghe alle armi. Giusto quindi stabilire dei limiti, che sono però soggettivi, pensiamo al movimento “free nipple”, con il quale diverse donne rivendicano il diritto di postare le foto in topless, posto che al mare è consentito. Però i filtri non possono che essere automatici, con i conseguenti rischi di errori. Ad esempio un padre che ha inviato al medico alcune foto dell’area genitale del figlio, colpito da un’infezione, ed è caduto nella rete dei controlli antipedopornografia di Google. Il che implica che le mail sono monitorate. Ben venga dunque la lotta agli abusi sui minori, ma ci si chiede se monitorare il traffico mail di ogni utente sia davvero proporzionale, al di là dei possibili errori.

Foto di un minore al dottre? Scatta l’allarme!

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