venerdì, Aprile 19, 2024
Articoli italiani

Il ciclo di un dato personale

Raccolgo il dato, lo utilizzo e poi lo tengo in eterno, che non si sa mai. E’ questo, troppo spesso, il ciclo del dato in molte organizzazioni, sia private che, ancora di più, pubbliche. Certo, un atto di nascita o una scheda anagrafica hanno valore storico, nonché possono dispiegare effetti giuridici senza limiti temporali, pensiamo a quanti stranieri ogni giorno cercano i dati dell’avo italiano per ottenere la cittadinanza italiana/europea. Tuttavia in molti casi i dati, dopo un certo tempo, perdono di significato ed andrebbero cancellati, così da completare correttamente il ciclo del dato come dovrebbe essere. E se qualcuno dovesse obiettare che un dato obsoleto tanto non ha valore, pensiamo ad esempio ai dati di traffico telefonico, tenendo presente che la gente può cambiare: immaginiamo che io mi incontri periodicamente con una persona e poi prendiamo due strade diverse, magari io divento un terrorista internazionale e lui il Presidente della Repubblica. Che potere ha uno che può andare dal Presidente e, dati (vecchi di vent’anni) alla mano, chiedergli perché si è incontrato più volte con un terrorista?

Il ciclo del dato, dalla raccolta alla cancellazione

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