Ma chi legge le privacy policy?
Si dice che la bugia più diffusa al mondo sia “ho letto e accettato i termini e le condizioni”. Quando andiamo su un sito, compriamo qualcosa, utilizziamo un servizio, raramente leggiamo le varie policy, e chi si azzarda, di solito, rinuncia dopo poche righe. Questo è già più che noto e molti esperti, infatti, suggeriscono di rivedere il concetto di “consenso”, quasi sempre non del tutto libero e consapevole. Però è interessante questa analisi del Washington Post, che ha provato a misurare quanto si dovrebbe leggere per avere piena consapevolezza delle privacy policy delle app istallate su uno smartphone. Sempre che, una volta lette, siano pienamente comprese.
Nessuno legge le policy