martedì, Luglio 16, 2024
Articoli italiani

I limiti della raccolta dati del lavoratore

Se si instaura un rapporto di lavoro è inevitabile che si debbano trattare parecchi dati personali, anche delicati: a parte i dati anagrafici, il datore di lavoro viene a conoscenza dell’iscrizione ad un sindacato, può intuire qualcosa della situazione medica/finanziaria dal rimborso delle tasse, può essere a conoscenza di situazioni mediche che richiedono attenzioni particolari, ad esempio allergie che portano ad evitare determinate lavorazioni o problemi scheletrici per la movimentazione di pesi. Ma cosa esattamente si può conoscere e cosa no? Quali sono i dati che devono/possono essere acquisiti e quali i dati che si devono trattare solo in circostanze particolare, come gli esempi appena fatti relativi ai dati sanitari?

I dati che il datore di lavoro può trattare

Print
Share

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *