L’Ente paga, ma può rivalersi
Per tutti i dipendenti pubblici non è una novità, quindi si tratta di un principio che si applica anche alla privacy: se un dipendente commette un errore che causa un danno, l’Ente è tenuto a risarcire, salvo rivalersi su chi lo ha causato. Se un ufficiale d’anagrafe crea un danno, il Ministero dell’Interno ne risponde (l’anagrafe è un servizio apparentemente comunale, ma in realtà di competenza esclusiva dello Stato, ai sensi dell’art. 115 lett i) della Costituzione), salvo successivamente chiedere all’impiagato che ha commesso l’errore di risarcire. Lo stesso per i data breach: l’Ente è garante verso il cittadino, poi potrà sistemare internamente le pendenze economiche.