Contact tracing e limitazione del trattamento
Mentre l’app di tracciamento italiana sembra sia stata scaricata da 2milioni di italiani (poi bisognerà vedere quanti la useranno per davvero) pare che un’analoga app sia stata utilizzata dalla polizia USA per tracciare i manifestanti. Il pericolo che tutti gli esperti avevano individuato sembra quindi che non fosse così ipotetico. Poi ci sono state smentite, analisi, passi avanti ed indietro, ma il punto non è se in questo caso sia vero o no, non perché non interessi la verità, ma perché se un dato esiste prima o poi verrà perso, rubato, utilizzato nel modo sbagliato. Ecco perché, pur riconoscendo l’indiscussa utilità potenziale di una diffusa app di tracciamento per individuare eventuali contagiati, si è molto restii a far passare un sistema che, potenzialmente, potrà rimanere in eterno e potenzialmente potrà diventare un braccialetto elettronico, da installare senza condanna. D’altra parte, però, anche i manifestanti a volte utilizzano le app per tracciare la polizia, in un’eterna rincorsa alla supremazia tecnologica che assicuri la vittoria, iniziata con la lancia e con lo scudo e mai interrotta.
Proteste in USA: privacy e tecnologia
Le proteste possono condizionare l’uso delle app di tracciamento nel mondo