mercoledì, Luglio 17, 2024
Articoli italiani

Dati sanitari all’epoca del coronavirus

La temperatura corporea è un dato relativo alla salute e, come tale delicato. Se in questa particolare situazione di pandemia si rende necessario prendere una serie di precauzioni per evitare che possa ulteriormente diffondersi, se alcune misure sul luogo di lavoro sono indispensabili per poter riprendere serenamente l’attività, senza mettere in crisi l’azienda e senza avere l’angoscia ad entrare sul luogo di lavoro, neppure si può ignorare totalmente l’aspetto privacy. Peraltro, a parere di Privacy Italiana, il dato in sé riguardo la temperatura non è neppure particolarmente delicato, poiché un rialzo è talmente normale e diffuso, nonché indice di una tale quantità di malesseri da quelli passeggeri a quelli più gravi, che il verificarlo non è particolarmente impattante sulla privacy delle persone; al massimo può essere pericolosa la conservazione del dato, dato che un’eccessiva ricorsività può creare qualche dubbio. Piuttosto la riserva viene espressa su qualche eccesso, vedasi una brochure pubblicitaria che abbina al termometro un sistema di riconoscimento facciale:

Il controllo della temperatura nei luoghi di lavoro

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