Un privacy shield con la Cina
Non che quello con gli USA abbia avuto un grande successo, ma l’idea del Garante di attivare un “privacy shield” anche con la Cina, per quanto criticata da più parti, è sicuramente interessante. Le nuove tecnologie, in particolare il 5G, sono alla porta e l’Europa – anche colpevolmente – non è in grado di auto-produrre tutte le attrezzature necessarie. Si rende dunque indispensabile conciliare la necessità di non restare arretrati tecnologicamente e la necessità di proteggere la sicurezza delle comunicazioni. Un accordo ad hoc potrebbe essere un passo avanti, anche se non la soluzione ideale.