Il Privacy shield è un po’ incrinato
La distanza fra le posizioni USA ed Europee in termini di protezione dei dati personali, soprattutto dopo il cosiddetto Patriot Act, emanato a seguito degli attacchi alle torri gemelle, rischiava di mettere in crisi i rapporti commerciali fra i due lati dell’Oceano, per cui si è tentato di ricucire attraverso il Privacy Shield, un accordo che tentava di conciliare le varie esigenze e posizioni. In questo report, già parzialmente superato dai fatti, si analizza la situazione al 2018, ma, via via che trascorre il tempo, questo accordo mostra tutte le sue debolezze, mentre negli USA sono sempre più sentiti i movimenti che spingono per una svolta nella normativa privacy, che auspicabilmente dovrebbe avvicinarsi agli standard europei. La California ha già emanato una propria normativa, difatti qualcuno ha proposto un accordo che riconosca l’equivalenza di trattamento – come già è stato per il Giappone – limitatamente allo Stato del Sole.