Pagamenti digitali: regole e abusi
Non avere il portafoglio pieno può essere comodo, ma l’uso ed abuso di pagamenti digitali lascia dietro di noi una scia continua di informazioni: se compro il panino pagandolo in forma elettronica si vengono a conoscere i miei gusti, i luoghi e le persone che frequento, gli orari; se poi effettuo più pagamenti in sequenza anche il percorso e la velocità media si aggiungono alla mole di tracce digitali. Il GDPR può aiutare a trattare in modo corretto questi dati, ma, tra consensi ottenuti in modo non del tutto trasparente, servizi gratuiti localizzati in Stati poco attenti, ed eccezioni varie non sempre il pagamento elettronico garantisce un trattamento corretto. Il Garante ha provato a chiarire le regole ed elargire qualche consiglio, ma molta attenzione è anche onere degli utenti.