Lecito per la GdF copiare i dati sensibili
Se l’obiettivo di perseguire reati fiscali è certamente legittimo e lodevole, lascia qualche perplessità la modalità del controllo ed il successivo avallo della Corte di Cassazione. La Guardia di Finanza ha infatti copiato i dati contenuti nell’HD di un dentista, inclusi dati sensibili dei pazienti, avendo solo un’autorizzazione generica al controllo fiscale ma senza aver ricevuto un’autorizzazione specifica per i dati personali. La Corte non ha rilevato alcuna violazione, con buona pace dei dati sanitari dei pazienti coinvolti.