Privacy a rischio con le pubblicità adattative
I manifesti cartacei hanno ancora un loro perché, ma versioni sempre più evolute si affacciano all’orizzonte: dai pannelli rotanti che si vedono nelle stazioni e sono in grado di visualizzare più messaggi mentre la gente aspetta, ai pannelli elettronici, che sono in grado di memorizzare molti messaggi, di cambiarli in funzione magari dell’orario, di aggiornarsi senza bisogno che qualcuno passi con colla e pennello ad attaccare un nuovo manifesto. Ma se ci si volesse spingere oltre? Se il pannello sapesse riconoscere la persona ed adattarsi al suo profilo, così da non offrire un assorbente intimo ad un uomo o un antidepressivo a che sprizza di felicità? Con le tecnologie attuali è possibile ed ovviamente è partita la sperimentazione; peraltro, se ci si limita a riconoscere sesso, età e stato d’animo i rischi per la privacy non sono altissimi, ma più è spinta la profilazione, sino a riconoscere l’individuo specifico, più la società nel suo complesso diventa un immenso panopticon.