La data della nostra morte su Internet?
Big data e grande capacità di analisi: una combinazione dalle potenzialità enormi ma dai risvolti a volte inquietanti.
Lasciamo da parte il dilemma etico: sapere il giorno in cui dobbiamo morire può consentire di non rinunciare a qualcosa per garantirsi una vecchiaia serena ma può anche indurci a vivere con un certo affanno le settimane precedenti.
Lasciamo da parte anche l’esattezza che può avere un sistema del genere: per quanto preciso possa essere, non potrà mai prevedere l’imprevedibile, ovvero un incidente di qualche tipo.
Focalizziamoci invece sull’uso che potrà essere fatto della data presunta di morte: sarà un segreto che resterà fra noi e Google o sarà invece condiviso, magari a qualche compagnia di assicurazione? Potremo andare su Internet e vedere la data di morte (presunta) di familiari e amici?
Certo, non ci sono limiti alle potenzialità, ma forse sarebbe meglio indirizzare gli sforzi verso qualche altra direzione