Il GDPR può essere aggirato con lo scambio di dati?
Al di là del titolo un po’ provocatorio, gli studiosi si sono chiesti cosa accederebbe se il dato passasse di mano, ovvero se un’Istituzione trasferisse il dato ad un’altra Istituzione pubblica, diversa da quella che lo aveva originariamente raccolto. La domanda è stata analizzata in riferimento a dati genetici, quindi particolarmente sensibili. Certo bisogna ricordare che il GDPR non si pone solamente l’obiettivo di segregare i dati in un caveau sicuro, ma è finalizzato anche alla libera – purché controllata – circolazione dei dati. Il fatto dunque che fini istituzionali e di ricerca godano di parecchie agevolazioni, porta al rischio, secondo gli Autori, che un’interpretazione troppo libera del Regolamento porti, di fatto, ad una diffusione incontrollata dei dati. Certo, non è quello l’obiettivo dell’impianto normativo.