Abrogazione codice privacy: alcune critiche
Che, con l’introduzione del GDPR, alcune regole del codice privacy siano inapplicabili e sia quindi opportuno un’abrogazione esplicita, non ci piove. Che altre norme debbano essere adeguate e consequenziale. Che (come le imprese e gli Enti pubblici) lo Stato italiano sia in ritardo è questione nota, per cui la corsa a dar seguito alla legge delega ha sicuramente impattato la qualità del testo, anche in considerazione del delicato momento politico, che vede il Governo in carica dover lasciare spazio ai nuovi eletti.
Tuttavia alcune critiche sono forse esagerate, a cominciare dal fatto che si parla di “abrogazione” del Codice privacy, mentre è evidente che parecchie parti resteranno in vigore, come è giusto che sia visto che il GDPR, intenzionalmente, non è omnicomprensivo. Ciò non toglie che alcune critiche siano meritate, per quanto del testo siano circolate in questi giorni diverse versioni e solo con la pubblicazione in GU potremo conoscere la norma definitiva, e che è comunque giusto dare spazio alle opinioni di tutti.