venerdì, Ottobre 4, 2024
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Pannelli pubblicitari intelligenti? Solo con informativa

Che le possibilità tecniche siano sempre più sofisticate ed economico non è una novità. Viviamo in un epoca nella quale l’unico limite sembra essere la fantasia. Prendiamo un pannello pubblicitario, ad esempio: perché reclamizzare un’auto se chi sta guardando l’ha appena cambiata, oppure è un adolescente che al massimo può aspirare al motorino? Perché reclamizzare un attrezzo da cucina se chi passa davanti è un manager bravissimo a gestire l’azienda ma incapace di cuocersi un uovo? Molto del messaggio pubblicitario va sprecato perché non indirizzato al pubblico giusto nel modo giusto. Una persona che ogni sei mesi cambia il cellulare sarà attirata dalla promessa di un valore residuo garantito, chi invece si tiene un oggetto finché non è distrutto sarà invece più convinto da una lunga garanzia e da un’impressione di solidità.

Oggi che il riconoscimento facciale, la possibilità di tracciare un telefono o semplicemente di valutare età e figura di chi è davanti ad un pannello pubblicitario consente di adattare l’offerta, proponendo una pubblicità mirata tanto quanto avviene con i social. Se poi si uniscono le varie tecnologie, nulla può sfuggire. Al momento è fantascienza solo in parte: già sono installati cosiddetti totem pubblicitari che non solo si rendono conto che qualcuno sta guardando, ma sono in grado di identificare il sesso, la fascia di età la distanza e le reazioni al messaggio.

Non c’è (ancora) la possibilità di identificare la persona in modo nominativo, ma già parecchi dati vengono raccolti, ed il viso, anche se solo per pochi decimi di secondo, viene acquisito nella sua peculiarità ed espressione. Il Garante ha quindi ritenuto che il sistema costituisca, per quanto i dati elaborati abbiano una mera valenza statistica, trattamento di dati personali, il che richiede comunque un’informativa ed una gestione conforme.

http://www.garanteprivacy.it/web/guest/home/docweb/-/docweb-display/docweb/7496252

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