Intelligenza artificiale la nuova sfida per la privacy
Dei rapporti tra la grande quantità di dati disponibili e la grande potenza di calcolo dei moderni sistemi lo abbiamo già affrontato diverse volte. Però sembra che al momento siamo alle soglie di un balzo di livello, dato che i sistemi di intelligenza artificiale stanno rapidamente raggiungendo livelli di efficienza e completezza impensabili fino a pochi anni fa. finora i calcolatori hanno sempre seguito delle istruzioni in ultima analisi lineari: il programmatore parte da A e segue un algoritmo che porta a B. Certo, all’interno ci posso essere più scelte, più casi esaminati, per cui, a seconda dei valori e delle circostanze si può arrivare a C o a D, ma sempre secondo un percorso unico e prevedibile, conoscendo i criteri dell’algoritmo e delle variabili in gioco. Con l’AI questo paradigma viene meno: come due esseri umani possono fare scelte diverse di fronte ad una stessa situazione, o uno stesso essere umano può a volte fare scelte diverse (oggi prendo una strada, domani un’altra a seconda dell’umore o di chissà quale altro istinto), i calcolatori “intelligenti” potranno adattarsi alla situazione, fare delle scelte, dare due riposte diverse ad un stessa domanda. Il che permetterà un data mining sicuramente più efficace, rapido, preciso, ma garantirà la privacy delle persone?