L’avvocato non può portarsi casa mailing list e materiale
Se un avvocato lascia lo studio, non può duplicare e portar via con sè mail, atti ed altro materiale. Al di là di altri profili di reato, come l’accesso abusivo ai sistemi informatici o la sottrazione di segreti, dal punto di vista della privacy comporta un abuso nel trattamento e conservazione di dati personali. Neppure vale l’obiezione che se ne fa un uso strettamente personale e non vengono divulgati in alcun modo: la semplice detenzione già costituisce un illecito.
Resta da chiarire se l’eventuale duplicazione di materiale relativo a clienti seguiti direttamente sia altrettanto vietata. In questo caso sembrerebbe consentita, dato che può essere necessario dimostrare di non essere incorsi in negligenza professionale, oppure potrebbero restare aperte questioni contabili o fiscali, ma sarebbe opportuno chiarire il punto in sede contrattuale, fra l’avvocato e lo studio. Magari rivolgendosi ad un buon avvocato.
Questa la massima ricavata dall’Ordine degli Avvocati di Roma:
REATI INFORMATICI – VIOLAZIONE DI DOMICILIO