Garante: anche per i dati giudiziari il diritto all’oblio non si applica nei casi più gravi
Sempre una questione di compromessi, come in tutte le questioni legate alla privacy. Da un lato, è giusto che un problema finanziario o un piccolo reato giovanile non compaiano nei motori di ricerca dopo vent’anni. Dall’altro, chi si è macchiato di un reato grave rischia di vederselo ripresentare ad ogni ricerca per tutta la vita. E’ quanto sostenuto dal Garante in questo intervento, che ha escluso la possibilità di rivendicare il diritto all’oblio nei casi più gravi.
http://www.gpdp.it/web/guest/home/docweb/-/docweb-display/docweb/5690378